Come un'alba pura
era la tua gonna azzurra
cielo per la zamba,
l'incanto andava nell'aria,
mescolandosi nella mia voce,
mentre che la mia chitarra
cercava nell'alba
versi che canterebbero il nostro amore.
Ti ricorderò per sempre
accanto al tuo paesaggio azzurro
ombra che non dimentico,
sagoma di fiume
vestita di grano e di luce,
mentre la sera si addormentava nei tuoi capelli
con un sogno immensamente azzurro.
La notte te vide ballare
azzurro negli occhi della rugiada,
dove andrebbe il vento?
ché la tua voce rimase con me:
luna, canzone, fiume, profumo,
valle azzurra della zamba,
dolce regione della mia solitudine.
Terrò quel fazzoletto azzurro
che mi desti nell'addio.
La sera ti portò via
verso il suo mistero
quando il sole agonizzava
ma, adesso rimani tranquilla nel silenzio
dove dorme il vento della voce mia.
Dicono che l'oblio sia crudele
che non ritorna dall'addio
ma la mia chitarra
suona la tua zamba
quando nella notte
gli cerco dei grilli
che cantino il tuo nome
nell'oscura voce del diapason.
La notte ti vide ballare
azzurro negli occhi della rugiada
dove andrebbe il vento?
Perché la tua voce rimase con me:
luna, canzone, fiume, profumo,
valle azzurra della zamba,
dolce regione della mia solitudine.