Dimmi quel che vuoi, dimmelo
che io lo faccio
portare qui i giardini di Babilonia,
un pantheon romano,
cambiare il nome alla mia città e mettergli il tuo,
il tridente di Nettuno,
da Venezia a Parigi con te.
E saprai che non posso vivere
senza te e me
oggi sarò il sospiro,
la goccia che cade scivolando sul tuo corpo
il vestito che oggi sfiora la tua pelle
Ha sapore, la tua bocca ha sapore
di menta, liquirizia
aroma, il tuo odore, il tuo aroma
una sera di aprile
stavamo seduti, e scese la sera
sotto l'albero, le mie braccia come riparo
E saprai che non posso vivere
senza te e me
oggi sarò il sospiro,
la goccia che cade scivolando sul tuo corpo
il vestito che oggi sfiora la tua pelle
E il bacio
che baci
che davi quando mi donavi la luna
la luna perdeva la calma
i baci che davi
E il bacio
che baci
che davi quando mi donavi la luna
la luna era una fiaba di fate
E saprai che non posso vivere
senza te e me
oggi sarò il sospiro,
la goccia che cade scivolando sul tuo corpo
il vestito che oggi sfiora la tua pelle.