Vengo a te con le mani aperte
Come se fossero di meraviglia
Porto la fiamma dei poeti
Sotto una vela di pianto
Vengo a te con le mani chiuse
Come se fossero di bruma
Porto il fiore delle albe
Nei miei capelli di spuma
Vengo da lontano, Lisbona
Ad asciugare nel tuo grembo
Il mio corpo di canoa
Rivestito di spazio
Vengo da lontano, Lisbona
A rifugiare nel tuo molo
Il mio corpo di feluca
Spogliato nei temporali
Vengo a te a mani vuote
Ho perso sogni per strada
Voglio posare i miei giorni
Nel tuo vestito di lino
Vengo da te a piedi scalzi
Come se fossero di vento
Sono l'ombra di due braccia
Nella bottega dell'oblio
Tu sola sai il mio nome
Per questo a te mi confido
Coi fado uccidi la mia fame
Con le pene levami il freddo
Voglio volare nel tuo sonno
Come nel fiume il gabbiano
Che visse per non avere padrone
Che morì per sfida.