I segni delle mie fatiche e dei riguardi
Per la pietà domata in fondo a certi sguardi
E i segni amari dei piaceri sopportati
Tiepide docce li han lavati e cancellati
Per restituirmi ad una, ad una razza triste
Cui s'appartiene e lo si sa
Siamo nudi e soli...
Ma un uomo-camion vive ancora in me
E ancora mille strade ti aprirà
In questo oceano di attimi sarà
Qui per te, qui per te
Un uomo-camion che ti porterà
Tra notti e ghiacci ti dondolerà
E la sua radiolina suonerà
Qui per te...
E da quei viaggi avrai
Una ruga in più, ma anche un po' di sole...
E la sua radiolina suonerà
Qui per te, qui per te
Puoi fargli compagnia, se lo vuoi...