Hai mai sentito sulla pelle piovere
dal cielo mille stelle all'unisono?
È come fossero di carta e anima,
si appiccicano a te, ti indossano.
E non servirà più quella palla in cielo,
ma a che servirà poi tutto questo grande nero
se tu capirai di non avere più bisogno di nessuno,
ché tanto splendi tu,
ché tanto basti tu,
ché tanto niente altro,
ancora tu?
Hai mai sentito fra le mani
il mondo respirare come un corpo esanime?
E il suo splendore muore dentro,
le parole che odorano solo di te, solo di te.
E non servirà più quella palla in cielo,
ma a che servirà poi tutto questo grande nero
se tu capirai di non avere più bisogno di nessuno,
ché tanto splendi tu,
ché tanto basti tu,
ché tanto niente altro,
ancora tu?
Ma a che servirà tutto questo grande nero
se splendi solo tu,
se manchi, manchi tu
e niente altro ancora,
ancora tu?
Dal cielo mille stelle all'unisono…