Dentro al liceo, nessuno spiegava
Qual era il trucco per riuscire qua
Ed alla fine di scuola sembrava un drago
La città
Io sotto il banco sfioravo, Marina rideva
E mi diceva: “Non sei mica normale...”
Poi sul diario scriveva: “Fa’ che questo amore
Possa durare...”
Marina, quello che voglio è godermi le stelle
Ma per qualcuno sono solo un ribelle
Marina, quello che voglio è godermi il mio viaggio
Ma qui non si può
Io tutto quello che voglio è attraversare i tuoi sogni
E una Fender del '66
Marina, quello che voglio è gridarti promesse
Che non scorderai
Siamo qua, siamo qua
Soli in mezzo a un temporale
Come va? Come va?
Ehi, Marina, non va male
Abbiamo strada da fare
Ed una vita da far brillare
A diciott'anni rubavo la macchina a mio fratello
E mi sentivo di certo il più bello
Marina diceva: “Esco con un amica...”
Ma quell'amica ero io
Giornali sui finestrini, accanto alla ferrovia
I nostri corpi volavano via
Noi eravamo i prescelti, i soli privilegiati
In mezzo a strade di cuori dannati
Siamo qua, siamo qua
Se vuoi, stringiti un po' a me
Come va? Come va?
Son sicuro che poi c'è
Ancora strada da fare
Ed una vita da far brillare
Sai, Marina, a volte penso che
Ogni mio riscatto verso il mondo... passa per te
E mi sento un re senza avere granché
E mi sento importante se sto con te
Ho ancora strada da fare ed una vita
Così ripenso a Marina in sere come questa
Quando la vita butta tempesta
Lei è una giovane moglie di un giovane avvocato
Io... solo un foglio del suo passato
Marina, cosa ne è stato dei nostri giorni diversi?
Noi che eravamo dolci e perversi
Marina, abbraccia i tuoi figli, i loro giovani sbagli
E digli che... siamo qua
Siamo qua, siamo qua
Soli in mezzo a un temporale
Come va? Come va?
Ehi, Marina, non va male
Siamo qua, siamo qua
Soli in mezzo a un temporale
Come va? Come va?
Ehi, Marina, non va male
Auguri per la tua strada
Per la tua vita... da far brillare