Come fare, non sai,
per svegliarti ancora qui,
ma c'è l'ecografia
di quell'ombra rapida
che forse un tempo
eri tu…
Per indizi non hai
che una carta, un ciondolo
e poi fotografie
di rincorse statiche,
un fermo immagine
all'oblio.
Pulviscoli di storie
e palpebre socchiuse.
Se ti svegli, ora, toccherai
il vuoto…
Un soffio per indagine…
Specchi, sete o rasoi,
era il vento o un argine?
Non sai, è andato via,
dentro l'ombra nitida
che forse un tempo
eri tu…
Pulviscoli di storie
e palpebre socchiuse.
Se ti cerchi, ora, troverai
il vuoto…