Un po' come la vita,
senza più sognare
di esistenza e di ironia
e scivolare, e scivolare via.
Come dire «ancora un po'» e andare a cercare
quella cosa che fa sempre un po' più male,
ma che porta in un momento
a riconsiderare il vento?
E poi gridare a me che non credo
che il confine è l'unica cosa che non vedo.
Tu dove vuoi volare?
Hai tempo per pensare,
ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire.
Ricorda di giocare
e di portarti altrove,
io resto qui a capire come illuminarmi il cuore,
come illuminarci il cuore.
Tu credi di volare,
ma l'illusione della gioia toglie il fiato anche alla notte.
Magari prova a immaginare che sul retro della vita
ci sia un'immagine più forte.
E non mi basterà il ricordo,
vorrei trovarmi nell'esatta condizione
di una luce alla stazione
su un binario abbandonato
dove il viaggio non è mai iniziato.
Per poi gridare a me che non credo
che l'orizzonte è l'unica cosa che non vedo.
Tu dove vuoi volare?
Hai tempo per pensare,
ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire.
Ricorda di giocare
e di portarti altrove,
io resto qui a capire come illuminarmi il cuore,
come illuminarci il cuore.
Ridammi una notte che brilla invece di un cielo di corvi.
Non ti ricordi quando eravamo due corpi
uniti nel prendere i colpi?
Noi sapevamo come illuminarci
prima di prenderci a calci,
prima di metterci al collo
pure le croci degli altri
solo per assomigliarci.
E poi gridarmi ancora che non credo,
ma in questo tunnel così buio io non guardo indietro
e la fine è l'unica cosa che non vedo.
Tu dove vuoi volare?
Hai tempo per pensare,
ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire.
Ricorda di giocare
e di portarti altrove,
io resto qui a capire come illuminarmi il cuore,
come illuminarci il cuore.