La sera quando scende non mi guarda mica in faccia.
Prende tutti i miei ricordi tra le gambe, tra le braccia.
La sera quando scende non si accorge mai di me,
che lontanamente resto ad osservare questo cielo su di me.
Su di me.
La sera atterra piano sulle mie fotografie,
e le trova sempre stanche come vecchie ferrovie.
E si ferma qui a parlare un po' con me.
È che non c'è un momento per me
in mezzo a questo vivere
che valga di più, anche poco di più
di un momento con te.
È che non c'è un respiro per me
tra queste alte nuvole
che soffi di più, anche poco di più
di un sospiro per te.
Di un sospiro per te.
La sera quando scende tira i conti del mio giorno,
e mi dice se ho viaggiato o se ho girato intorno.
Fra le ombre, sopra i muri e mi confonde un po' le idee,
e mi mette nella testa sensazioni libere.
Poi si ferma qui a parlare un po' con me.
È che non c'è un momento per me
in mezzo a questo vivere
che valga di più, anche poco di più
di un momento con te.
È che non c'è un respiro per me
tra queste alte nuvole
che soffi di più, anche poco di più
di un sospiro per te.
Di un sospiro per te.