Di musica e di libri
Di sentieri senza nome
Avevo nella testa
Una dolce confusione
Distesa in quel giardino
Fra i capelli avevi un fiore
Col mio più caro amico tu
Giocavi a far l'amore
In lacrime qualcuno
Se ne andava quella sera
Quel giorno non più inverno
Non ancora primavera
In cerca di un pretesto
Per rubarti un solo sguardo
Mi ero innamorato
Fino ad essere testardo
Ma la diplomazia
Le bugie e poi la corte
E le complicazioni no
Non erano il mio forte
Volevo che venissi tu
Così, senza parlare
Pretendere il tuo amore
E non dirti mai così:
"Oramai
È portata dal vento l'anima mia
Sbattuta qua e là
È una pazzia"
Ma dopo tanta nebbia
Comparivano le stelle
È fresco il tuo respiro
Ed è chiara la tua pelle
Per cento innamorati
Come noi c'era una sera
Quel giorno non più inverno
Non ancora primavera