Pentiti, suddito pentiti,
hai fatto tanto hai fatto pure troppo,
adesso restituisci sto malloppo. “Cazzo”
L’avevo detto
che questo mondo non era perfetto,
ma qui tra il dare e l’avere
i conti non tornano ancora.
La nostra storia
non è soltanto una grande piovra,
ci vogliono un cuore,
due mai e tre palle per vivere ancora.
E giacca e cravatta nell’azzurro te ne vai,
oh, è il nuovo che avanza,
non lo senti il suo chiamare,
sei già nella lista del clan di Belzebù,
tutti all’inferno del fuoco eterno,
e poi giù, giù, giù, giù,
giù, giù, giù, giù,
giù, giù, giù, giù.
Buon giorno amore,
oh, fuori c’è il sole,
è bello restarsene ancora
abbracciati sotto le lenzuola.
Fuori c’è Roma,
e una domenica di primavera,
andremo a passeggio
per le strade del centro fino a piazza Navona.
Ma giacca e cravatta
da domani te ne andrai,
oh, è il nuovo che avanza,
non lo senti il suo viavai,
sei già nella lista del clan di Belzebù,
tutti alla festa, la grande festa,
ancora più giù, giù, giù, giù,
giù, giù, giù, giù,
giù, giù, giù, giù,
giù, giù, giù, giù.
L’avevo detto
che questo mondo non era perfetto,
ma qui tra il dare e l’avere
i conti non tornano ancora,
non tornano ancora,
non tornano ancora,
non tornano ancora,
non tornano ancora…