Ho ascoltato ogni tuo respiro,
ti ho parlato ogni notte senza mai dubitare
per un momento di quel che sento,
di quel che sei.
Ho pregato per i tuoi sogni;
puoi raggiungerli ovunque,
senza perderli nei ricordi,
e non è tardi.
E sei davvero
ad ogni latitudine,
come uno stormo in picchiata sul mare.
Tu sei l’anno che verrà,
sei la vita da abbracciare,
una corsa al vento, un salto.
E poi si va fino al cielo.
Tu sei l’anno che verrà,
la paura che scompare,
sei il coraggio di cambiare
quel che non va,
che non va,
che non va.
Ogni cosa è diversa, adesso:
hai disperso il dolore e il caos,
senza chiedere niente.
E non ci sbaglio qui con te.
E hai ridato alla vita un senso,
risvegliato scintille e il fuoco
che era spento da troppo tempo.
È questo il tempo di scegliere.
E ora ti sento,
perché sei tutto intorno a me.
Tu come l’alba
che al cielo rischiara.
Tu sei l’anno che verrà,
sei la vita da abbracciare,
una corsa al vento, un salto.
E poi si va fino al cielo.
Tu sei l’anno che verrà,
sei qui adesso e sei reale,
sei la forza di un motore
di un’elica.
Evadere dal carcere,
dimenticare e poi ricostruire
la speranza e lo stupore.
Svegliarci tutti quanti,
forse prenderci per mano e andare avanti,
dare un senso a questo amore.
L’amore.
Tu sei l’anno che verrà,
sei qui adesso e sei reale,
sei la forza di un motore
di un’elica.