Sei nei vicoli scuri –
io così perso non ti ho visto mai:
da solo stai masturbando pensieri
pericolosamente ormai.
Lo vedo bene – tu sei un uomo ferito
nel proprio orgoglio, nella sua dignità.
Io l'ho capito, ma forse non mi hai sentito
se non ti accorgi nemmeno che io sto parlando con te.
Tu non sei più tu –
tu non ridi più,
non fai più l'amore
come piace a me.
Lasciati guidare
dall'istinto mio,
ché ti voglio dare
io, sì, una mano anch'io!
Donna, dimmi, mia donna,
se tu sai leggere negli occhi miei,
allora dimmi, donna,
tu chi sei veramente?
Chi sono io? L'hai detto tu –
io sono la tua donna!
Donna, parlami, donna,
perché ho bisogno ancora di te, di te, di te…
Io lo so –
io conosco esattamente
quel che vuoi da me,
quello che voglio da te.
Tu non sei più tu –
tu non ridi più,
ti fai male solo male così
e lo fai a me.
Lasciati guidare, guidare
dall'istinto mio, mio,
ché ti voglio dare
io, sì, una mano anch'io!
Tu non ridi più,
tu non ridi più,
ti fai solo male così
e lo fai a me.
Lasciati guidare
dall'istinto mio.
Chi ti può amare,
ma chi come ti amo io?
Come ti amo io, io?…