In casa io e lui,
io non mi accorgo che,
che fuori è inverno ormai.
La stanza è tanto calda,
non penso mai
che oltre la finestra per lui
in quella nebbia
c'è un'altra estate
che porta un caldo, un caldo, un caldo, un caldo, un caldo, un caldo.
Lo vedo, ma non c'è,
è andato via da me,
sta raggiungendo Tripoli.
Ma Tripoli cos'è?
È il primo nome che
mi viene in mente se
lo immagino lontano,
dove, non so,
in cerca di battaglie perché,
perché ogni uomo
senza battaglie
non può sentirsi un uomo, un uomo, un uomo, un uomo, un uomo.
E quando un uomo va
a vivere di più,
le donne han solo lacrime.
Ma se ritornerà
ferito, lui lo sa
che qui mi troverà.
Ed io son già felice
se penso che
in questa storia anch'io ci sarò,
ma fuori è inverno,
la nebbia è nebbia,
in questa stanza
ritorna un caldo, un caldo, un caldo, un caldo.
In casa io e lui
e non si è accorto che
ho pianto tanto a Tripoli.