«T’amo e tremo.»
disse la donna
al suo soldato
che non tornava.
La sua voce
nel vento correva
sopra la neve
dove lui combatteva.
«Tremo e t’amo.»
disse e piangeva
nel buio della sala.
Qualcuno rideva
per far torto alla paura,
a questo amore che già finiva.
Il ricordo tradisce la mente;
il soldato non sente più niente.
D’improvviso
fu preso alle spalle
dal suo nemico
che strano parlava
delle rose, del vino e di cose
che un’altra vita gli prometteva,
ma quante spose
la guerra toglieva
dalle bracia della prima sera.
«Tremo e ho freddo.»
disse il soldato
al suo nemico che lo guardava.
La sua voce nel vento restava
sulla platea che muta ascoltava.