Venne uno su da me con più rose di un fioraio
Con un micio di peluche e gli orecchini di corallo
Mi ha parlato dei suoi viaggi, di miraggi in cartolina
Mi ha mostrato l'orologio, mi ha chiamata “sua regina”
Mi ha trovata così assente che nel cuore mi toccò
Ma non mi negava niente, per paura ho detto no
E il secondo mi arrivò da chissà quale osteria
Con un vino così amaro che l'avrei sputato via
Ha indagato il mio passato, ha annusato la mia cena
Ha pulito bene il piatto, mi ha chiamata “bella e bona”
Mi ha trovata così assente che il mio cuore soffocò
Ma non sapeva dare niente, per paura ho detto no
Ed il terzo mi arrivò come chi viene dal niente
Non mi ha regalato niente, ma domande non ne fa
So il suo nome, solo questo, ma capisco cosa vuole
Si è disteso sul mio letto e mi ha detto: “Vieni, amore”
Piano piano è entrato e prima che potessi dire no
Si è installato nel mio cuore, mio signore, ubbidirò