Un tale con tre capelli
Ho conosciuto un tale,
un tale di Vignola,
che aveva tre cappelli
e una testa sola.
E girava, girava
per il monte e per il piano
con un cappello in testa:
gli altri due, uno per mano.
Un giorno che pioveva
incontrò un poveretto
che in testa non portava
né cappello né berretto.
- Ecco, – disse quel tale, –
il mondo è tutto sbagliato:
a me, tre cappelli,
a lui, il capo bagnato…
E andando per la sua strada
mentre fischiava il vento
quel signore con tre cappelli
era molto malcontento.
= = = = = = = = = = =
Il dittatore
Un punto piccoletto,
superbioso, iracondo,
“Dopo di me” gridava
“verrà la fine del mondo!”.
Le parole protestarono:
“Ma che grilli ha pel capo?
Si crede un Punto-e-basta,
e non è che un Punto-e-a-capo”
Tutto solo a mezza pagina
lo piantarono in asso
e il mondo continuò
una riga più in basso.
= = = = = = = = = = =
Un tale di Macerata
Ho conosciuto un tale,
un tale di Macerata,
che insegnava ai coccodrilli
a mangiare la marmellata.
Le Marche, però,
sono posti tranquilli,
marmellata ce n’è tanta,
ma niente coccodrilli.
Quel tale girava
per il monte e per la pianura
in cerca di coccodrilli
per mostrare la sua bravura.
Andò a Milano, a Como,
a Lucca, ad Acquapendente:
tutti posti bellissimi,
ma coccodrilli niente.
È ancora lì che gira,
un’impiego non l’ha trovato:
sa un bellissimo mestiere,
ma è sempre disoccupato.