Lucy "la fredda" stava zitta
seduta sulle scale
e i ragazzi del trasloco per fare in fretta
la trattatavano male.
«E di nuovo cambio casa», cantava dalla radio
la voce di un amico mio.
Oh, come ti capisco, ma chi cambia qualche cosa?
Qui sono io.
E i miei amori uscivano dai cassetti
e dalle scatole di latta.
Qualcuno in macchina, altri ancora solo in maglietta;
e correvano via, giù per quelle scale via,
ognuno solo e a bordo della sua fotografia
traslocando.
Lucy "la sconveniente" non mi aiutava –
davanti allo specchio si studiava
la curva delle anche, quelle cellule stanche,
quel suo appetito da uomo, certo, così strano
non fosse stato in linea con le rughe
della sua mano.
E i ragazzi del trasloco avevano fatto in fretta
a stanare i miei amori dai cassetti
e dalle scatole di latta.
Qualcuno in macchina, altri ancora solo in maglietta,
i miei amori via
giù per quelle scale, via,
ognuno stretto ancora alla sua fotografia
traslocando.