Da piccolo, sai, la vita era fantastica,
splendida, era magnifica, magica.
Tutti gl’uccelli sugl’alberi cantavano armonici,
melodici, richiamandosi euforici.
Poi mi mandarono via, per diventar ragionevole,
autorevole, convenevole, lodevole.
E m’insegnarono che dovevo esser responsabile,
affidabile, encomiabile, affabile.
E di notte, mentre tutti dormono,
le domande mi travolgono,
non so se reggerò.
Ma tu dimmi: cosa ho imparato?
Ti sembrerà insensato,
ma dimmi: io chi son?
Sta’ attento a quello che fai, o diran che sei incompatibile,
inservibile, inguaribile, fungibile.
Dovresti metterti in riga, per mostrarti accettabile,
rispettabile, presentabile, un contabile!
E di notte, mentre tutti dormono,
le domande mi travolgono,
non so se reggerò.
Ma tu dimmi: cosa ho imparato?
Ti sembrerà insensato,
ma dimmi: io chi son?