Tutti i tuoi compagni vicino a me
Stavano gridando insieme a te
E dicendo basta all'autorità
E ai professori
Eran pochi in classe quella mattina
Perché nell'assemblea del giorno prima
Si era già deciso di fare sciopero
E corteo
Eran le otto del mattino
E mani in tasca per il freddo
Tu camminavi per la strada
Con le compagne che già, parlando tra loro
Dicevano: "Chissà cosa dire a casa"
C'era della gente vicino a te
Che diceva "Oggi non ci sarà
Una sola scuola che faccia un'ora
Di lezione"
Chi con la bandiera in una mano
Chi distribuiva un volantino
Con il viso stanco di chi non ha
Non ha dormito
Parlavano di cose che non capivi
Dicevano cose che non sapevi
Gridavano cose che non pensavi
Urlavi con gli amici "La scuola agli studenti"
Sentivi più lontano "La scuola agli operai"
Tutta la tua vita
Hai pensato solo a te
E quello che tu vedi
È così lontano da te
E ti senti come se
Come se non ci fosse più
Nessuno al mondo
Che ti possa spiegare
Che ti faccia capire
Cosa è giusto e cosa no
Non lo sai, no, oh no...
E non ci pensi più
Succede all'improvviso una mattina
Leggendo sul giornale, di capire
Che tutto quello che fino al giorno prima
Sembrava la più pura verità
È solo un castello di bugie
Per tenere gli occhi chiusi e non vedere
Ricordi quei discorsi di automobili e di ecologia
Pensando agli amici che ormai non vedi più?
Ricordi le serate a ballare tutti in compagnia
Ridendo della gente vestita meno bene di te?
È solo la vergogna e non la nostalgia
Di tanti giorni stupidi, buttati proprio via
Ti senti forse sola, ma non hai rimpianti
Tutti i tuoi compagni vicino a me
Stanno sta gridando insieme a te
E dicendo "Basta allo sfruttamento
E alla repressione"
Chi con la bandiera in una mano
Chi distribuisce un volantino
Con il viso stanco di chi non ha
Non ha dormito
Eran le otto del mattino
Le mani in tasca per il freddo
A far picchetto fuori dai cancelli
Con i compagni che già, parlando tra loro
Preparano con te la prossima riunione