Stride la vampa!
La folla indomita
Corre a quel fuoco,
Lieta in sembianza;
Urli di gioia
Intorno echeggiano:
Cinta di sgherri
Donna s' avanza!
Sinistra, splende
Sui volti orribili,
La tetra fiamma
Che s'alza al ciel!
Stride la vampa!
Giunge la vittima
Nerovestita,
Discinta e scalza!
Grido feroce
Di morte levassi;
L'eco il ripete
Di balza in balza!
Sinistra, splende
Sui volti orribili,
La tetra fiamma
Che s'alza al ciel!
Condotta ell' era in ceppi
Al suo destin tremendo!
Col figlio sulle braccia,
Io la seguía piangendo.
Infino ad essa un varco tentai,
Ma invano, aprirmi...
Inven tentò la misera
Gremarsi e benedirmi!
Chè, fra bestemmie oscene,
Pungendola coi ferri,
Al rogo la cacciavano
Gli scellerati sgherri!
Allor, con tronco accento: "Mi vendica!" esclamò...
Quel detto un'eco eterna in questo cor lasciò!
Il figlio giunsi a rapir del Conte:
lo trascinai qui meco...
Le fiamme ardea già pronte....
Ei distruggeasi in pianto...
Io mi sentiva il core dilaniato, infranto!
Quand'ecco agli egri spiriti,
Come in sogno, apparve
La vision ferale
Di spaventose larve!
Gli sgherri ed il supplizio...
La madre smorta in volto...
Scalza, discinta...
Il grido, il noto grido ascolto:
"Mi vendica!"
La mano convulsa tendo... Stringo
La vittima...Nel foco la traggo, la sospingo...
Cessa il fatal delirio...
L' orrida scena fugge...
La fiamma sol divampa,
E la sua preda strugge!
Pur volgo intorno il guardo
E innanzi a me vegg'io
Dell'empio Conte il figlio...
Il figlio mio!!!
Il figlio mio bruciato!
Aaaah!!!
Figlio mio! Figlio mio!
Il figlio mio avea bruciato!
Sul capo mio le chiome
Sento rizzarsi ancor!