Questa vita irrazionale, che si mette in moto
solo quando vuole lei,
è un sollettico bestiale che ci mette in gioco
e ci consuma fino in fondo
quando nel profondo
non sappiamo più chi siamo e dove andiamo.
Che fatica immaginare che colore avrà l'amore
e quanto durerà;
coltivarlo come fosse un fiore.
Che dolore stare al mondo;
questo girotondo
ci consuma come un male misterioso.
Però io sposo la speranza come un metadone magico,
come il salvagente azzurro dell'infanzia.
Prenditi gioco di me ma dimmi che mi vuoi,
come fossi la sola speranza che chiedi per te,
come fossi una nuova speranza che chiedi.
E' un congegno micidiale il gioco dei ricordi
quando il treno se ne và.
Fazzoletti alla stazione e intanto fuggi e mordi
con il cuore vagabando,
che farneticando
suggerisce il suo binario moribondo.
Però io sposo la speranza come un bene inconfutabile:
giocattolo nascosto dell'infanzia.
Prenditi cura di me, non dirmi che mi vuoi.
Io non sono la stessa speranza che chiedi per te.
Io mi prendo una falsa speranza per me.
Però io sposo la speranza come un metadone magico:
il salvagente azzurro dell'infanzia.
Prenditi gioco di me ma dimmi che mi vuoi,
come fossi la sola speranza che chiedi per te,
come fossi una nuova speranza per te