A guardare questa strada dall'alto
Non si vedono polvere e ossa
Le terrazze ti cavano gli occhi
I cortili ti prendono il fiato
Dentro coppe di luce
Luminarie e reliquie di sante
Divorate nel sole
Qui le offese sono offerte di pane
E nel pane si nasconde l'offesa
Non lo vedi... a guardare dall'alto
A guardare dall'alto
Non si pensa che altrove
Se arrivava qualcuno da qui
Preferiva tacere il suo nome
La terra inventava gli accenti
Ingoiando bestemmie
Come a chiedere scusa
Ai cirnechi e la sabbia
Se i mandanti sono fatti ministri
E i ministri si fanno mandanti
Non ci pensi... a guardare dall’alto
A guardare questa strada dall'alto
Non lo vedi il mestiere dei servi
Chiusi nelle botteghe a forgiare
Il ricatto e la democrazia
Inchiodare le bare
Tatuare i presagi di un piano regolatore
I pezzenti, allevati a padrone
Son la guardia migliore, sono guardie da sempre
Non li vedi... a guardare dall'alto
A guardare dall'alto
Non le vedi le schiene spezzate
Sotto i colpi di mezzi favori
I signori seduti al caffè
Consumare il diritto di pochi
A marchiare le carni con un ferro di riconoscenza
E una stretta di mano
Ma nel buio di ogni seme c'è il segno
Di una sorte rappresa nei canestri dei boia
Non lo vedi dall'alto
Ma nel buio di ogni seme c'è il segno
Di una sorte rappresa nei canestri dei boia
Non lo vedi dall'alto