Girotondo, gira il mondo, gira il mare sotto di te
Girotondo, gira il mondo, gira il cielo sopra di me
Quattromilacinquecentotrentasette stelle lassù
Girano i giorni e le notti quaggiù
Sono cose delicate
Tutte quelle cose che non possono mai essere sfiorate
Tutte quelle cose che hai guardato e le hai già dimenticate
Senza un perché
Gira e rigira ma stai sempre lì, stai sempre lì
Lì con quegli occhiali neri, i capelli impomatati
E il farfallino e lo smoking blu
Su una ruota panoramica di una città che non c'è più
Una città che siamo noi
Che rinasce e poi muore
E poi ritorna su
Girano le strade, girano le luci, girano i palazzi
Girano le case, girano le ore, girano i minuti
Corrono i pensieri come cose delicate
Come cose ritrovate, un po' complicate... da te e da me
Girotondo, gira il mondo, gira il mare sotto di te
Girotondo, gira il mondo, gira il cielo sopra di me
Quattromilacinquecentotrentasette stelle lassù
Girano i giorni e le notti quaggiù
Sono cose delicate
Tutte quelle cose che non possono mai essere sfiorate
Tutte quelle cose che hai vissuto ed hai già dimenticato
Senza un perché
Gira e rigira ma stai sempre lì, stai sempre lì
Lì con quegli occhiali neri, i capelli impomatati
E il farfallino e lo smoking blu
Su una ruota panoramica di una città che non c'è più
Una città che siamo noi
Che rinasce e poi muore
E poi ritorna su
Gira, gira la vita che canta
Canta la vita che cambia
Sempre così delicata
Che a noi un po' ci scappa da piangere
Gira, gira la vita che cambia
Cambia la vita che canta
Sempre così delicata
Che a noi si è scoppiati dal ridere