Fecero l’ore con gentil lavoro
il dolce aspetto che oggi l’occhio gode,
ma poi, tiranne alla creatura loro,
brutto faranno il bello che oggi ha lode;
mai posa il tempo e giù spinge l’estate
a confondersi nell'orrido inverno;
linfe gelate e fresche foglie, andate;
beltà innevate e squallore d’inferno.
Se la sua essenza non sarà lasciata,
sciolta, in mura di vetro prigioniera,
la sua bellezza resterà svuotata,
pur sul ricordo calerà la sera.
Ma vince inverno il fiore con il seme:
perso l’aspetto, di finir non teme.