Ce la farò a dimenticarti ma per ora no
ti ho cancellata solamente dal telefono
quanto è difficile ignorarti solo io lo so
sono all'inferno e tu sei un angelo al citofono
mentre è arrivato settembre dentro casa mia
non riesco a trovare più niente che fa al caso mio
la chiamavamo routine quella monotonia
quella vita di sempre che adesso è nostalgia
fare una radiografia dei tuoi pensieri
è la cosa più facile
erano un libro aperto i tuoi desideri
e ho strappato tutte le pagine
se c'è una faccia che scappa non è la mia
fuggire per il freddo non fa più per me
la soluzione migliore sarebbe andare via
e invece resto qui all'inferno a ricordarmi che
Siamo, sono, la realtà è che tu per me sei l'unica
vieni da me, lo prometto questa volta è l'ultima
sono solo, preso da me stesso e dalla musica
vieni da me e da domani non chiamarmi più
All'inizio pensavo fosse normale quel fare senza pensarci
nottate a scopare senza baciarsi
gridarsi ti odio, sorridendo un attimo dopo
ma si è spento il fuoco guardami dentro e cadi nel vuoto
tu versi un mare di lacrime, è un maremoto
ma io sono troppo stanco per raggiungerti a nuoto
e mentre io affogo ogni giorno di più, io non ti ascolto e tu
stai chiusa in gabbia anche se fuori c'è molto di più'
cadere e poi rialzarsi, piangere e poi sorridere
tu l'hai chiamata sofferenza io lo chiamo vivere
tra diffidenti e vipere decidere è difficile
per amore non sai se morire o uccidere
dovremmo fare due parole perché le persone
più' son sole e meno qualcuno le vuole, tra tutti i limiti
abbiamo scelto il cielo e si avvicina sempre più
ma ora ho paura se guardo giù c'ho le vertigini
è per questo che
Siamo, sono, la realtà è che tu per me sei l'unica
vieni da me, lo prometto questa volta è l'ultima
sono solo, preso da me stesso e dalla musica
vieni da me e da domani non chiamarmi più
Siamo, sono, la realtà è che tu per me sei l'unica
vieni da me, lo prometto questa volta è l'ultima
sono solo, preso da me stesso e dalla musica
vieni da me e da domani non chiamarmi più