Gente di strada che viene e va
muovendo fili che lei non sa;
tira la sorte su un altro giorno
che se ne va...
Tra le comparse mi muovo anch'io
e, camminando nel tuo pensiero,
cado sul fondo.
E si rinnova la pena mia:
un sacco vuoto da buttare via
è questa donna forte
senza di te!
Signora più che mai
del tempo che, avaro, spendi e non mi dai.
Mi porti su
Spiragli di luce blu
Negli inverni che, eterni, poi mi lasci ancora tu
Signora più che mai
del mio sentimento vivo;
non rinnego gli occhi tuoi
graffiando la mia speranza,
aspettando un domani che ragione mi darà,
se poi verrà...
Pioggia sottile non bagna, ma
tamburellando sui vetri sta;
voce sommessa come preghiera che al cielo va.
Un'altra sera da sola io...
Stesso discorso; un soliloquio
senza rimorso.
E ripercorro la stessa via:
la tentazione di gridare al vento
che ora il fuoco è spento
Senza di te!
Signora più che mai...
Invento ragioni inutili perché tu non ci sei;
pretesti che tu non sai...
Per un attimo solo non esistere vorrei!
Signora più che mai...
Le antiche battaglie vinco
e non mi stanco d'esser tua,
rubando stagioni al tempo.
Carezzando un domani che ragione mi darà:
se poi verrà...