Siamo solo noi
che andiamo a letto con le galline
e ci svegliamo alle sette,
tutte le cazzo di mattine,
per andare a lavorare
in quella merda di call center,
in quella merda di call center.
Guardati intorno amore,
siamo rimasti solo noi
a fare questa vita:
Christian fa il cantante professionista,
Marco è nullafacente
ma i suoi lo riempiono di soldi,
Mara faceva la comparsa nei film di Boldi
ma ora le hanno promesso
una parte in una fiction Rai.
Per non parlare di Antonio, quel maiale:
era nessuno e adesso fa il portavoce
di un pezzo grosso di Alleanza Nazionale.
Io sono stufa:
facciamolo e basta.
Ma che dici, coglione!
Ma quale prigione? Di cosa parli?
Non giocar con la mente e i suoi tarli.
Spara Jurij
Spara Jurij
Prendi tutti i soldi che puoi,
falla secca quella checca di merda.
Tu stai a terra, cazzo!
Spara Jurij
Spara Jurij
Coriandoli di carne, ossa che fanno crack.
Smack, I love you. Smack, I love you.
Scriverò il tuo nome nel cielo
con il sangue di questi bravi lavoratori.
Spara Jurij
Spara Jurij
Guarda che facce da impiegati:
“Sì, capo, scusi capo,
mi saluti la signora”.
Mi fate vomitare.
Ah, tu non sei impiegato, sei precario?
Mi dispiace, ti capisco,
io lavoro in un call center.
Senti, facciamo una cosa:
ti sparo subito, ti sparo subito.
Non fare quella faccia, su!
Credimi, ti faccio un favore:
ti risparmio una vita di
ansie e sofferenze.
Spara Jurij
Spara Jurij
Coriandoli di carne, ossa che fanno crack.
Smack, I love you. Smack, I love you.
Jurij, guarda come sta bene
quella macchia di sangue sulla confezione
del latte condensato Nestlé.
Questa strage è una canzone d’amore per te:
non te l’aspettavi, eh!