Vergogna è madre di menzogna
Potrà sembrarti assurdo, ma è così
Dicendo “Ti giuro, tradirti non posso”
Tra noi accendevi un semaforo rosso
Può darsi un giorno capirai
Ti ho chiesto solo, solo un po’ d’amore
Ma il troppo egoismo ti porta a volare
Un salto soltanto e tu tocchi già il fondo
Le offese fan l’aria inquinata
Tu fingi di essere umiliata
Ma ormai ti conosco e so che è una scusa
Non vali la pena della mia accusa
Ma tu, donna, hai preso il mio fucile
Io mi difendo senza farti male
Ho l’anima a pezzi e le lacrime agli occhi
Abbracciami presto! Più non resisto
Per non parlare poi del fatto che
Mi ero ritrovato in uno che
Voleva salvare persino il mondo
Filando una corda di zucchero
Giungesti tu a sconvolger tutto
E nel tuo letto io mi addormentai
Piombavo nell’anno tremilaeventi
Sopra una centrale nucleare
Marziani azzurri fluorescenti
Mi offrivan da fumare e un po' più in là
Bellissime donne in polistirolo
Mi dicevano "Ti adoro"
Mi dicevano "Ti adoro!"
Mi risvegliavi tu dal sogno
Non meno allucinante la realtà
La solita frase “Amore, ti amo”
E il campo dei fiori fu senza profumo