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» Viene qualcuno, chi mai sarà?
» Forse il maestro, il bidello, chi lo sa?
- Attenti ragazzi,
- non fate schiamazzi,
- silenzio, per favor:
- forse arriva ’l direttor.2
» Il maestro di storia!
› Buongiorno ragazzi, comodi, comodi, eh, comodi…
› Con la penna, il registro e gl’occhiali,3
› ora in cattedra mi siederò;
› ed, in vista dei voti finali,
› sulla storia v’interrogherò.
› Mh… tu, alunno Ponzi.
- Io?
› Ponzi sei tu, no? Dimmi quello che sai sugl’Egiziani.
- Nel Continente Nero…4
› Parla, Ponzi-Ponzi-Po.
- sulle rive del placido Nilo…
» Bravo, Ponzi-Ponzi-Po.
- c’era un popolo istruito
- che spremeva le meningi
- sugl’enigmi delle sfingi…
» Delle sfingi, delle sfingi.
- Ehm… son gl’Egiziani, son gl’Egiziani… hm…
- che popolo dritto!
- Son governati dai faraoni… hm…
- monarchi d’Egitto.
- Il faraone, seduto in poltrona,
- non mangia gallina se non faraona.
» Ma quant’è buona! Ma quant’è buona!
› Tu, Gargiuli, che fai lo spiritoso: come viaggiavano gl’Egiziani, eh?
- In portantine, sul dorso dei muli,
- oggi in aereo ma dentro i bauli.
» Bravo Gargiuli! Bravo Gargiuli!
› E tu, alunna Piva, cosa succedeva alla morte di un faraone?
- Per ogni re che sul trono moriva,
- una piramide si costruiva.
» Brava la Piva! Brava la Piva!
› Bene, mi compiaccio. Vediamo adesso se siete preparati anche sulla storia romana…
› Tu, dimmi i nomi dei sette re di Roma.
- Anco Marzio.
› H-hm, va bbuono.
- Tullo Ostilio.
› Sì sì, va bbuono.
› Tu?
- Li ho studiati stamattina…
› Eh-eh-eh-eh-eh-eh…
- ma adesso non ricordo più.
» (Servio Tullio!)
- Servio Tullio…
› Aah… va bbuono.
» (Carlo Magno!)
- Carlo Magno…
› Eh-eh-eh… non va bbuon’.
› Ce ne avanzano altri quattro: Romolo, Numa Pompilio, Tarquinio Prisco, Tarquinio il Superbo.
› Eh-eh, ragazzi, eh… che ce stann’ a ffà?5
- Scusi, signor maestro, potrei…?
› No: prima ricapitoliamo l’incendio di Roma; paggina 250.
» Roma fu fatta cenere ’na sera6
» perché a Nerone je ggirò ccosì.
› Tu, Gargiuli.
- Prese du zorfanelli più brillarelli che mmai.
› Ponzi.
- E un friccico de paja, sì sì, da li pajai.
› Continua tu, Piva.
- Cor Ponentino della primavera,
- er Campidojo te diventò un falò.
» Poi, con la lira in mano,
» canta, susurra e sospira.
- Fu er primo a rovinacce co la lira.
› Tutti, tutti, adesso.
» Roma fu fatta cenere ’na sera…
› Sh! La storia si ripete pur oggidì:
› ieri cce fu Nnerone,
› oggi ce sta un titolato
› per cui la Roma puzza de bbruciato.7
› Ragazzi, la campanella. Potete andare.
» È fini- è fini- è finita la lezion;
» ora c’è - ora c’è - ora c’è ricreazion.
» Andiamo, andiam!
› Non è il caso di strillar!
» (Andiamo, andiam!)
› Raccomando di studiar.
» Andiam andiam andiam andiam andiam andiam andiam andiam.
» Andiam. Andiam. Andiam. Andiam.
1. Gorni Kramer è stato un compositore italiano che collaborò a lungo con il Quartetto Cetra.2. Riferimento alla canzone Arriva il direttor.3. Riferimento alla canzone Pinne, fucile ed occhiali.4. Riferimento alla canzone I Watussi.5. In napoletano:
va bbuono = va bene.
che ce stanno a ffà? {cosa ci stanno a fare?} = a cosa servono?6. Riferimento alla canzone popolare Roma nun fà la stupida stasera.7. In dialetto romano:
Roma fu fatta cenere una sera
perché a Nerone girò così.
Prese due zolfanelli più luminosi che mai.
E un poco di paglia, sì sì, dai pagliai.
Col Ponentino della primavera,
il Campidoglio diventò un falò.
Poi, con la lira in mano,
canta, sussurra e sospira.
Fu il primo a rovinarci con la lira.
Tutti, tutti, adesso.
Roma fu fatta cenere una sera…
Sh! La storia si ripete anche oggidì:
ieri ci fu Nerone,
oggi c’è un titolato
per cui la Roma puzza di bruciato.
Il Ponentino è un vento di Roma che soffia da ovest (ponente).
Il Campidoglio è un colle di Roma.
Nerone è un imperatore romano che fu accusato dell’incendio che colpì la città nel 64 d.C.. La leggenda vuole che, mentre la città bruciava, Nerone se ne stesse a suonare la sua lira.
La lira è stata anche la moneta italiana fino all’introduzione dell’euro.