Nessuno la sente
la voce che supplica
nel buio di un vicolo
dove l'ombra diventa un invito.
Due mani violente,
il fiato che ansima
sui segni di un livido
che per coprirlo non le basta il vestito.
Fa finta di niente
la grande città,
neanche si pente
tutta la gente che la guarda e che va.
Qualunque coraggio
rimane assopito,
nemmeno più un brivido,
l'indifferenza non ha mai reagito.
Nessuno che scende,
nessuna pietà;
qualcuno si limita
a maledire questa nostra realtà.
Scene vere ad ogni angolo,
scene vere tra noi…
Scene vere che poi rimangono
chiuse dentro di noi…
C'è pure chi è perso,
chi imbroglia sé stesso –
si accosta a una macchina
e chiede soldi dicendo che ha smesso.
Ha gli occhi di vetro,
il cuore sconnesso,
ormai inaggiustabile
e se gli parli, dice sì per riflesso.
Gli mancano i denti,
gli manca un'età
e cosa più grave è che
gli manca il senso della sua dignità.
Scene vere ad ogni angolo,
scene vere tra noi…
Scene vere che poi rimangono
chiuse dentro di noi…
I dolori, gli sbagli, il problema dei figli e l'inciviltà –
la violenza, il rumore, l'assenza di amore, la bestialità.
Nessuno che sente,
nessuna pietà;
qualcuno si limita
a maledire questa nostra realtà.
(×2):
Scene vere ad ogni angolo,
scene vere tra noi…
Scene vere che poi rimangono
chiuse dentro di noi…
Che vuoi che sia la nostra volontà –
ombre pesanti sulla nostra libertà… (×3)