E se questa gran commedia decidesse: giù il sipario
Liberando un Cristo in erba da quel vano suo calvario
Quanti nodi alla memoria griderebbero vendetta
Per il bacio mai più dato o la frase mai più detta
Quante lune, testimoni di preghiere fatte senza un Dio
E se la tua bocca avara ti privasse del sorriso
Che speravi di donare a chi lo avesse condiviso
E se c'è un capello bianco sui tuoi sogni, ragazzina
Quante lacrime hai versato per strapparlo alla ragione
Di una vita senza vita, di madonne senza religione
E allora, come sempre, torna sulla strada
Avrai per scorta notti insonni e la rugiada
Avrai per cuore un sogno che ti leghi al dito
Riproverai di più, piangendo divertito e solo
Se vorrai, se puoi
Se vorrai, se puoi
Se vorrai, se sai...
Avevo già vent'anni e una coscienza netta
Ma i pantaloni lunghi eran cuciti in fretta
Avevo un sogno fragile su cui sperare
Ma fragile il mio sangue per continuare
Davanti a me un orizzonte troppo incerto
Che le mie scarpe ormai chiamavano deserto
Incerto anche il sorriso, che calzava stretto
Eppure ripetevo: “Forse non è detto... ancora”
Se vorrai, se puoi
Se vorrei, se puoi
Se vorrai, se sai...
E se questi miei filari dalle uve ancora acerbe
E se questa mia stagione di vendemmia tanto incerta
Fosse un misero pretesto per rinchiudermi nel guscio
Quante volte vorrei urlare ad un cielo senza nome
Quante volte richiamare quel coraggio antico che non ho...
E allora, come sempre, torna sulla strada
Avrai per scorta notti insonni e la rugiada
Avrai per cuore un sogno che ti leghi al dito
Riproverai di più, piangendo divertito, ancora...
Se vorrai, se puoi
Se vorrai, se puoi
Se vorrai, se sai...
Ancora!