Salirò, salirò
Tra le rose di questo giardino
Salirò, salirò
Fino a quando sarò
Solamente un punto lontano
Preferirei
Stare seduto sopra il ciglio di un vulcano
Mi brucerei
Ma salutandoti dall'alto con la mano
E invece sto sdraiato, senza fiato
Scotto come il tagliolino al pesto che ho mangiato
E resto qui disteso
Sul selciato ancora un po'
Ma prima o poi ripartirò
Accetterei
Di addormentarmi su un ghiacciaio tibetano
Congelerei
Ma col sorriso che si allarga piano piano
(Come De Niro, ma più indiano)
e invece sto sdraiato
senza fiato sfatto come il letto su cui prima m'hai lasciato
e resto distrutto
disperato ancora un po'
ma prima o poi ripartirò
E salirò, salirò
Salirò, salirò
Fra le rose di questo giardino
E salirò, salirò
Fino a quando sarò
Solamente un ricordo
Lontano
E salirò, salirò
Salirò, salirò
Fra le rose di questo giardino
E salirò, salirò
Fino a quando sarò
Solamente un puntino
Lontano
Lontano
Lontano
Preferirei ricominciare piano piano dalla base
e tra le rose lentamente risalire
e prenderei tra le mie mani le tue mani e ti direi:
"Amore in fondo non c'è niente da rifare"
E invece
Più giù di così
Non si poteva andare
Più in basso di così
C'è solo da scavare
Per riprendermi, per riprenderti
ci vuole un argano a motore
E salirò, salirò
Salirò, salirò
fra le rose di questo giardino
E salirò, salirò
Fino a quando sarò
Solamente un ricordo lontano
E salirò
E salirò
Non so ancora bene quando
Ma provando e riprovando
Salirò, salirò
Fino a quando sarò
Solamente un puntino
Lontano
Lontano
Lontano
Lontano
Lontano