Amore mio,
dove sei andata?
Dai, vieni qui,
vicino a me,
non devi andare via da me, ritorna qui.
Se te ne vai io già lo so che impazzirò,
sì che lo so che non è facile convivere con me, ma io migliorerò.
Te lo giuro,
io ti prometto che non ti farò più piangere così,
non verserai più calde lacrime per colpa dell’amor.
So che tu soffri,
so che patisci,
so che tu soffri, che patisci, che le pillole ingerisci, e poi sparisci, ma però…
torna da me,
amore mio,
il tuo profum’
sul cuscino,
sulle labbra.
(ma quanto è bravo Beethoven, specialmente se pensi che è dell’Ottocento)
Io ti cerco.
(ma quanto è forte Beethoven, chi l’avrebbe mai detto, fa musica dance)
Io ti voglio.
(ma quanto è bravo Beethoven, specialmente se pensi che è dell’Ottocento)
Dove sei andata?
(ma quanto è forte Beethoven)
(ma quanto è bravo Beethoven)
(ma quanto è forte Beethoven)
Torna amore, torna,
torna qui da me!
Ma quanto è bello
fare l’amore.
A questo punto della nostra relazione,
appare chiaro che non siamo compatibili.
Lungi da me volerti ancor, ma non ti porterò rancor,
restiamo amici, vuoi?
Chiamami tu,
io non ti chiamo per non farti più soffrire per amor.
E sì, lo so, che non è facile restare lontanissimi,
ma amici, andare in bici,
restare amici, andare in bici per guardar le meretrici ma pensando solo a te.
Amore mio,
vattene via.
(ma quanto è bravo Beethoven)
(ma quanto è forte Beethoven)
(ma quanto è bravo Beethoven)
(ma quanto è forte Beethoven)
Rimani qui,
torna da me,
vattene via,
poi torni,
poi te ne vai,
vai via,
fai come credi!