A forza d’inzeppare
in una qualche valigia di finto cuoio
gonfia a scoppiare
tutti i lacerti della nostra vita
ci siamo detti che il politeismo
non era da buttar via.
Le abbiamo più volte incontrate,
viste di faccia o di sbieco
le nostre mezze divinità e fu stolto
chiederne una maggiore,
quasi una mongolfiera
totale dello spirito, una bolla
di spazio soffiata di cui noi fossimo gli ospiti
e i sudditi adoranti.
E salutiamo con umilta’ gli iddii
che ci hanno dato una mano durante il nostro viaggio,
veneriamo i loro occhi, i loro piedi
se mai n’ebbero, i doni
che ci offersero, i loro insulti e scherni,
prosterniamoci alle loro ombre se pure
ne furono e andiamo incontro al tempo,
all’avvenire che non è piu’ vero
del passato perchè tutto che riempie un vuoto
non fu nè mai sarà più pieno dei
custodi dell’Eterno, gli invisibili.