Non calpestavo quel legno
Almeno da quando mangiavo le margherite
Dicono che reggono le travi del fienile
Ragnatele a sostener la tesi, lassù
Il nido fatto di poco, a loro basta
Solo terra, acqua e lavoro
Dicono che reggono le ali delle rondini
Rotolando nell’aria libera, libere lassù
Quanto ci perdiamo giorno dopo giorno?
Nei meandri della psiche anziché vivere, vivere, vivere!
Profumo di paglia imballata per essere regalata
Alle mie narici assetate
Di natura povera... o povera sono io?
Quanto ci perdiamo giorno dopo giorno?
Nei meandri della psiche anziché vivere, vivere, vivere!
Ma quanto, quanto ci perdiamo giorno dopo giorno?
Nei meandri della psiche, sul lettino di un “dottore”
Nella fiera dell’inutile, anziché vivere, vivere, vivere!
Anziché vivere, vivere, vivere!
Anziché vivere...
Anziché vivere...
Pesante terra secca nera sgretolarsi in mano
Trasparenti fili elastici, resistere al
Vento che solletica la pelle in superficie e
Nel profondo, nel profondo
Pesante terra secca nera sgretolarsi in mano
Trasparenti fili elastici, resistere al
Vento che solletica la pelle in superficie e
Nel profondo, nel profondo
Pesante terra secca nera sgretolarsi in mano
Trasparenti fili elastici, resistere al
Vento che solletica la pelle in superficie e
Nel profondo, nel profondo
Pesante terra secca nera sgretolarsi in mano
Trasparenti fili elastici, resistere al
Vento che solletica la pelle in superficie e
Nel profondo, nel profondo, nel profondo, nel profono