Dalla terrazza sul tetto, il piccolo solleva la testa.
Telescopi e un calcolo perfetto delle ore.
Previsioni d'accostamento di una cometa senza vento.
Lui aspetta così paziente la linea dritta dei suoi occhi.
Piovono decimali che si accendono.
E la sera, a duecentocinquantamila chilometri da qui,
attraversa altri luoghi per venire con me,
dove la musica delle nuvole lascia vedere la fila
di particelle bruciate da un desiderio.
Dalla terrazza sul tetto, [sembra] piccola la città.
Grafici per pensare come si può acchiappare una stella
e allungare questo momento così fugace come il presente,
così brillante come il segreto meglio custodito dal professore.
Piovono decimali mentre si fa notte.
A duecentocinquantamila chilometri da qui,
attraversa altri luoghi per venire con me,
dove la musica delle nuvole lascia vedere la fila
di particelle bruciate da un desiderio.
Oh, costellazioni di soli e tuoni1
che creano interferenze in una scatola di cartone.
E con alcuni specchi ben piazzati
una spirale centrifuga, un principio d'attrazione...
A duecentocinquantamila chilometri da qui,
attraversa altri luoghi per venire con me,
dove la musica delle nuvole lascia vedere la fila
di particelle bruciate da un desiderio.
1. o "troni"; "trons" è il plurale di "tro" (tuono) e "tron" (trono)