Hai gli occhi da bimbo malato
ed io ho occhi da mascalzone.
Un dolce sguardo mi hai lanciato,
finita l'ultima lezione
ed hai guardato chissà dove… (×2)
Ah, piccino, ah, piccino,
t'insegnerò il verbo amare
che si declina dolcemente
senza catene, né tormenti
come il giorno che se ne va. (×2)
Hai il collo di un cigno, bambino,
ed io ho mani di velluto.
Quando dal fondo del cortile
m'hai fatto un cenno di saluto,
sembravi avere già vent'anni. (×2)
Ah, piccino, ah, piccino,
t'insegnerò come si può
allontanarsi dolcemente
dalle catene e dai tormenti
come il sole che tramonta. (×2)
Tu sei la fiamma del mio inferno
e io mi sorprendo a sognare
per non venire a sfiorare
ciò che non copre che un accenno
di qualche cosa che sarà. (×2)
Ah, piccino, ah, piccino,
ai passatempi da bambino
ritorna pure dolcemente!
Via da me, dai miei tormenti
un giorno tu mi rivedrai. (×2)
Il giorno finalmente in cui
sotto le vesti non avrai più
il codice penale.