Per te che hai zucchero sul viso, farei a pezzi il cielo,
su una via di stelle la mia casa costruirei
con il rosso del tramonto un fuoco
e l'azzurro più profondo intorno.
Per le tue labbra come un fiore caldo ruberei
la rugiada di un mattino e le lucciole alla sera.
E per dire «ti amo» avrò il silenzio
della timida sorgente di un gran fiume.
Ma come è misero il mio volo!
È poco più di una mela al suolo
per te che mi apri l'universo.
Sole, un pianeta per noi soli,
sole, un pianeta per noi soli.
Ma come mi prende l'amore
quando sente infinito un amore!
Sole, l'universo nelle mani,
sole, l'universo nelle mani.
Per te che hai zucchero sul viso, chiuderei l'eterno
in quel attimo soltanto che mi fa più bello il giorno.
Io che un attimo soltanto vivo,
lo consumo per chiamarti amore.
Ma come è misero il mio volo!
È poco più di una mela al suolo
per te che mi apri l'universo.
Sole, un pianeta per noi soli,
sole, un pianeta per noi soli.
Ma come mi prende l'amore
quando sente infinito un amore!
Sole, l'infinito nelle mani,
sole, l'universo nelle mani.