Per quanto tu ragioni,
c’è sempre un topo – un fiore –
a scombinare la logica.
Direi che tutto nel tuo ragionamento
è perfetto, se non avessi davanti
questo prato di trifoglio.
E sarei anche d’accordo con te,
se nella mente non mi bruciasse
(se non mi bruciasse la mente – con dolcezza)
quell’odore di tannino
che viene dalla segheria sotto la pioggia:
quell’odore di tronchi sbucciati (d’alba e d’alburno),
e non ci fosse il fresco delle foglie bagnate
come tanti lunghi occhi, e il persistente
(ma sempre più sbiadito) blu della notte.