Diventare chissà chi,
sempre correre così –
per cosa?
Per avere tutto e poi
solo il vuoto intorno a noi?
Per cosa?
Forse è giunto il momento di tornare a casa
sotto un albero di mele cotte al forno e inzuccherate.
Forse è giunto il momento di lasciare questo cielo –
questo cielo senza luce, con poche stelle.
Le mie braccia senza te,
i miei occhi senza te –
per cosa?
Questo traffico di notte,
questa gente che non dorme –
per cosa?
Forse è giunto il momento di tornare a casa,
di forzare un po' questa mia strana sorte.
Forse è giunto il momento di abbracciarti forte
per dirti con un bacio «buona notte».
Forse è giunto il momento di tornare a casa
sotto un albero di mele cotte al forno e inzuccherate.
Forse è giunto il momento di lasciare questo cielo –
questo cielo senza luce, con poche stelle.
Io mi sento come chi
per nessuno resta lì
a parlare.
Il teatro è vuoto ormai,
spettatori non ho più,
ho chiuso.
Ho ancora un po' di forza e riuscirò a scappare,
la mia strada va di là, son sicura, di là.