Quante cose avrei voluto darti
e quante altre cose avrei voluto dirti
con le mie piccole voci
nel mio solito profumo di giglio
per stringerti forte, forte, forte, forte a me
in una luce d'argento,
per amarti d'amore
nelle mie stanze di luce,
per amarti d'amore
nelle mie stanze di luce,
per amarti d'amore…
E non più vivere perché tu vivi,
senza sfogliarmi e poi spogliarti.
Io la pioggia, tu il mattino
e tutta me potrai bere
e potrai vivere finché io vivo.
Voci di vento portano via
in uno stagno la tua poesia
ed il tuo dolce canto
anche se nasce dal profondo pianto.
Ti ho sentito crescere,
mi hai sentita crescere
sotto le trecce di un mandorlo.
Ti ho sentito crescere,
mi hai sentita crescere
nelle voci di primavera.
Ti ho sentito crescere,
mi hai sentita crescere
nelle voci di un giorno.
Ti riavrò quando per me, per la mia sete
andrò a passeggiare nelle terre dai cieli rosa dove
per amarti d'amore…
Attendevo un cucciolo di sole…