A quante cose può servire un dito
A disegnare un nome sopra il vetro
A cancellarlo, ritornare indietro
Telefonarti quando si fa sera
Strappare i fogli del calendario
Avvicinarsi un po’ alla primavera
Contare i piani di un grattacielo
Per controllare se arriva all’infinito
Tenere il peso della Terra intera
E dentro il buio c’è già la sera
E nella sera c’è già la notte
E nella notte, appena cominciata
C’è solo il fuoco di una candela
E dentro il fuoco c’è il tuo viso
E nel tuo viso c’è un dolore
E nel dolore c’è la speranza
Nella speranza c’è la mia vita
Tutta la vita chiusa in una stanza
Io ti darei tutti i miei libri di scuola
Per avere in cambio due sorrisi
Uno al mattino ed uno per la sera
Una parentesi tra un giorno e l’altro
Per mandar via questa giornata nera
Buttarla in fondo, proprio in fondo al mare
Da dove niente fa più ritorno
E noi tornare a piedi verso casa
A preparare insieme un nuovo giorno
Se c’è qualcosa che non ti ho mai scritto
Una parola che non ti ho mai detto
O mi è rimasta sulla punta della lingua
O di sicuro è scivolata sotto il letto
Cerchiamo ancora, prima di parlare
Prima di dire che non va più bene
Amore mio, non sarò più distratto
In ogni modo adesso è quasi sera
È quasi ora di dormire insieme...