Nei miei lastre di crisantemi,
L'alba a malapena mi scorre
Dolcemente il suo suffragio
Le sue poesie adorate
Nel mio letto, poi di granito
Scompongo la mia vita
Crimini, desideri illeciti
L'avvanire, il nulla e la noia
Ma per sempre
Per amore mio
Lasciatemi il mio...
Paradise inanimato
Lungo sonno, arricciato
Paradise abbandonato
Sulla luna, sdraiarmi
Paradiso artificiale
Deleterio, io abbandonata
E morire, di essere fatale
Morire d'essere amata
Marmorizzata a questo stele a letto
Non leggerò stasera niente
Non parlerò più, nulla di tale
Che addromentarsi nelle pagine
Del nero
È il buio, l'oltretomba
È il mondo che si spegne
L'epitaffio avra audacia
Di rispondere al mio dolore