Fa’ una foto dal terrazzo
che da qui si vede Marte.
La roba stesa, il mio agosto,
un campo di spighe e di lumache.
Aspetteremo che passi il freddo
e sotto l’albero parleremo di tutto.
Un bioritmo elementare,
un mare d’antenne e di animali.
Gli astronauti volano bassi,
le nuvole passano come se niente fosse.
Con le tasche in mano
cammineremo i passi d’altri piedi…
Mangeremo pane con olio e sale,
innaffiato da qualche bicchiere di vino,
lasciando da parte la città,
la sera è lunga e forse la notte lo è molto, molto di più.
Un altro luogo, un altro tempo,
dove parleremo con altri dèi.
Il mio segreto sottotitolato,
sentieri di riso, sentieri di grano.
Aspetteremo che cali il sole
e sotto l’albero parleremo del tempo:
Un bioritmo elementare,
un pezzo di vita artificiale.
Gli astronauti volano bassi,
le nuvole passano come se niente fosse.
Con le tasche in mano
cammineremo i passi d’altri piedi…
Mangeremo pane con olio e sale,
innaffiato da qualche bicchiere di vino,
lasciando da parte la città,
la sera è lunga e forse la notte lo è molto, molto di più.