[intro:]
(Quindi una di queste notti, a mezzanotte circa,
questo vecchio mondo verrà scosso e tremerà.
I santi tremeranno e piangeranno di dolore,
ché il Signore arriverà con il suo aeroplano celeste.)
1
Se Dio avesse un nome, quale sarebbe?
E glielo diresti in faccia,
se ti trovassi faccia a faccia con Lui in tutta la Sua gloria?
Cosa chiederesti se avessi una domanda sola?
E sì, sì, Dio è grande.
Sì, sì, Dio è buono.
Sì, sì, sì sì sì.
E se Dio fosse uno di noi?
Solo uno sciattone come uno di noi?
Solo uno sconosciuto sull’autobus,
che cerca di tornare a casa?
Se Dio avesse una faccia, come sarebbe?
E vorresti vederla, se vedere significasse
dover credere in cose come il paradiso
e Gesù e i santi e tutti i profeti?
E sì, sì, Dio è grande.
Sì, sì, Dio è buono.
Sì, sì, sì sì sì.
E se Dio fosse uno di noi?
Solo uno sciattone come uno di noi?
Solo uno sconosciuto sull’autobus,
che cerca di tornare a casa?
Che cerca di tornare a casa.
Tornare su in paradiso tutto solo.
Nessuno che lo chiama al telefono,
tranne forse il Papa a Roma.
Sì, sì, Dio è grande.
Sì, sì, Dio è buono.
Sì, sì, sì sì sì.
E se Dio fosse uno di noi?
Solo uno sciattone come uno di noi?
Solo uno sconosciuto sull’autobus,
che cerca di tornare a casa?
Come un santo vagabondo.
Tornare su in paradiso tutto solo.
Che cerca solo di tornare a casa.
Nessuno che lo chiama al telefono,
tranne forse il Papa a Roma.
1. La versione dell’album inizia con i primi quattro versi di una registrazione chiamata ‟La corsa in aeroplano”, effettuata il 27 ottobre 1937 dal folclorista Alan Lomax e sua moglie Elizabeth per l’Archive of American Folk Song (Archivio della canzone folk americana) presso la Biblioteca del Congresso, della signora Nell Hampton di Salyersville (Kentucky) che canta una versione dell’inno ‟Heavenly Aeroplane” (Aeroplano celeste) di John S. McConnell, del 1928.