Quanto vorrei che le foglie non ti toccassero il corpo quando cadono,
così non potresti trasformarle in cristallo
Quanto vorrei che la pioggia smettesse di farsi miracolo che scorre sul tuo corpo
Quanto vorrei che la luna potesse uscire senza di te
Quanto vorrei che la terra non baciasse dove cammini
[Ritornello]
Quanto vorrei che ti venisse a mancare il tuo sguardo costante,
la parola precisa, il sorriso perfetto
Quanto vorrei che accadesse qualcosa che ti cancellasse improvvisamente:
una luce accecante, un'esplosione di neve
Quanto vorrei che perlomeno mi prendesse la morte
per non vederti tanto
per non vederti sempre
in ogni secondo, in ogni visione
Quanto vorrei non poterti toccare, nemmeno attraverso le canzoni1
Quanto vorrei che l'aurora non emettesse grida che ricadono sulle mie spalle
Quanto vorrei che il tuo nome dimenticasse questa voce
Quanto vorrei che i muri non trattenessero il rumore del tuo cammino stanco
Quanto vorrei che il desiderio se ne andasse con te,
nel tuo vecchio governo di defunti e di fiori
[Ritornello]
Quanto vorrei che accadesse qualcosa che ti cancellasse improvvisamente:
una luce accecante, un'esplosione di neve
Quanto vorrei che perlomeno mi prendesse la morte
per non vederti tanto
per non vederti sempre
in ogni secondo, in ogni visione
Quanto vorrei non poterti toccare, nemmeno attraverso le canzoni
1. È un gioco di parole su "tocar", che in spagnolo può significare sia 'toccare' che 'suonare'