Quanti cavalli hai, tu seduto alla porta?,
tu che sfiori il cielo col tuo dito più corto.
La notte non ha bisogno,
la notte fa benissimo a meno del tuo concerto.
Ti offenderesti se qualcuno ti chiamasse “un tentativo”?
Ed arrivò un bambino con le mani in tasca
ed un oceano verde dietro le spalle;
disse: «Vorrei sapere quanto è grande il verde,
com’è bello il mare, quanto dura una stanza».
È troppo tempo che guardo il sole, mi ha fatto male.
Prova a lasciare le campane al loro cerchio di rondini
e non ficcare il naso negli affari miei,
e non venirmi a dire «Preferisco un poeta,
preferisco un poeta ad un poeta sconfitto».
Ma se ci tieni tanto poi baciarmi ogni volta che vuoi.