Ingannasti i cieli con sortilegi nerofiammanti
Come può la vita farsi benigna se non la si ribalta
E tutte le parole pazze che furono le parole nostre
Le facevi magiche con veleni nella deboscia muta
Stavi in lutto nel far l'amore nudo ed ubriaco
Perché avevi conti aperti con gli immortali
Sconfitto balbettavi arie di un'opera
Scolaretto di provincia davanti a due pronostici
Di che non sopportasti la mancanza, a che volesti le Parigi in gloria
In questo e in altri modi il mondo ormai è solo e ovunque fumeria
Miracoli pretendevi, di quelli che l'usar con l'hashish dona
E allucinazioni, come di chi vive dentro le prigioni
E una sera di vestisti da Amleto della Luna
Spegnesti con un soffio le luci della scena
E attaccasti a far monologhi e a sciogliere enigmi
Di un'arte e di una stagione passata e tenebrosa
Di che non sopportasti la mancanza, a che volesti le Parigi in gloria
In questo e in altri modi il mondo ormai è solo e ovunque fumeria
Miracoli pretendevi, di quelli che l'usar con l'hashish dona
E allucinazioni, come di chi vive dentro le prigioni