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Dicono la canzone nasca a Napoli2
e certamente non hanno tutti i torti:
Surriento, Margellina, tutti i popoli3
le avranno cantate almeno un milione di volte.
Io spero che non si offenderà nessuno
se parliamo un pochino anche di noi.
O mia bella Madonnina che brilli in lontananza,
tutta d’oro e piccina, tu domini Milano,
sotto di te si vive la vita, non si sta mai con le mani in mano.4
Cantano tutti ‟lontano da Napoli si muore”,5
ma poi vengono qui a Milano.6
Adesso c’è la canzone di Roma magica,
di Nina, il Cupolone, e Rugantino;7
si gettano nel Tevere, roba tragica;
esagerano, mi pare, un pochettino.
Speriamo che non arrivi la mania
di mettersi a cantare ‟Milano mia”.8
O mia bella Madonnina che brilli in lontananza,
tutta d’oro e piccina, tu domini Milano,
sotto di te si vive la vita, non si sta mai con le mani in mano.
Cantano tutti ‟lontano da Napoli si muore”,
ma poi vengono qui a Milano.
~ ~ ~
Su, venite senza paura: noi vi porgeremo la mano;
tutto il mondo è un grande paese, e siamo d’accordo,
ma Milano è una grande Milano!9
1. La Madonnina è quella dorata posta in cima al Duomo di Milano.2. Napoli ha una lunga e rinomata tradizione per la canzone, sia in napoletano sia in italiano.3. Sorrento e Mergellina sono famose località presso Napoli, celebrate anche nelle canzoni.
Questa canzone è del 1934, e si riferisce a canzoni come:
’O mare ’e Margellina di Califano e Falvo, 1914 (video)
Serenata a Surriento di Califano e Gambardella, 1907 (video)
(canzoni su Sorrento)4. Milano è la capitale economica italiana. Nello stereotipo, i milanesi sono sempre indaffarati, mentre i meridionali lavorano poco.5. I napoletani sono molto legati alla loro città e ne sentono la nostalgia quanto devono lasciarla.6. Milano e altre città del nord Italia sono state meta di un importante flusso migratorio dalle regioni meridionali già da fine ’800, e lo sono ancora oggi.7. Il Cupolone è quello della Basilica di San Pietro.
Rugantino è una maschera del teatro romano inventata (o resa famosa) dal burattinaio di inizio ’800 Gaetano Santangelo (detto Ghetanaccio) e resa ulteriormente famosa dalla commedia Rugantino del 1963 (ben dopo queta canzone).
Nina (chiamata anche Rosetta) è la compagna di Rugantino.
In alcune versioni della storia, Nina sposa Rugantino ma poi si suicida gettandosi nel Tevere.
(vedi anche qui).
I versi sono cantati ironicamente con finto accento romanesco.8. ‟Malano” è una pronuncia finto-meridionale di ‟Milano”, per ironizzare sulle canzoni napoletane ritenute troppo emotive.9. In dialetto milanese, ‟Milano” è maschile anche se è una città, da cui ‟un gran Milan”.